Controne




Comune appartenente all'Ente Parco Nazionale del Cilento,Vallo di Diano e Alburni.

Municipio Piazza Umberto I, 37 84020 (SA) tel. 0828 772023     fax 0828 772084

Piccolo comune con circa 900 abitanti. Fa parte del Parco del Cilento e Vallo di Diano. Sorge ai piedi dei monti Alburni, dista da Salerno 56  Km ed è collegata dall'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Usciti allo svincolo Campagna ci si immette sulla S.S. 19 percorrendo 15 Km circa e poi si devia sulla S.S. 488.

 

 

Cenni storici:

Le origini del paese si perdono nel buio della storia più anti­ca. Originariamente ubicato più a valle, in località Pezza, fu costrui­to da esuli pestani rifugiatisi nell'entroterra più inaccessibile in seguito all'occupazione della colo­nia greca di Paestum (l'antica Poseidonia) da parte dei Sibariti. Con gli Alburni alle spalle, il suo nome deri­va da contra-elion che voleva indi­care la sua posizione di prospicienza al sole. Ciò si desume dai ritrovamenti di pezzi di marmo lavorato, di monete e medaglie di epoca greca. Ritrovati inoltre cana­li e tubature di piombo di un acque­dotto che portava, convogliandole, le acque potabili della copiosa sorgente Acquaviva e di due altre sorgenti circostanti. Il ritrovamento di altre monete, effigiate alla romana o alla velina, ci fanno supporre che questo paese doveva avere tradizioni commerciali. Nel 1264 Federico II di Svevia lo ridusse ad un cumulo di macerie. Gli scampati trovarono rifugio poco lontano in un luogo più alto e sicuro intorno alla Badia di S. Nicola di Bari, dove ricostruirono l'attuale paese.

Controne divenne più tardi il regno del barone Vitelli: ancora oggi sono visibili i resti del palazzo baronale, adibito attualmente a sede municipale.




Cosa vedere:

Salendo verso il paese, sulla sinistra, si incontra la Chiesa di Santa Maria, edificata come Congrega nel 1599. Vi si conservano numerosi lignee, tra cui spiccano, per qualità e manifattura quelle settecentesche di San Giuseppe, San Donato e San Giovanni Battista. Da piazza Umberto I, percorrendo via San Nicola, che descrive il perimetro entro cui sorgeva un’antica abbazia benedettina, fondata tra l’XI e l’XII secolo, si arriva all’ingresso principale della parrocchiale, dedicata a San Nicola. La chiesa è a tre navate: quelle laterali sono scandite da profonde nicchie. Nella seconda nicchia della navata di destra si può ammirare una splendida scultura di San Nicola, firmata da Giuseppe Picano del 1806. Il raffinato altare maggiore, in marmo bianco e marmi complessi policromi, fu eletto per volontà del vescovo De Capua nel 1727. Una memoria scritta risalente all’epoca e recentemente emersa dietro la nicchia del Ciborio, ci dà testimonianza di quest’impresa, affidata alla maestria di marmorari napoletani, in particolare ad Antonio De Benedetto. Nella sagrestia della chiesa, una lapide del 1727, riporta per intero il testo della Bolla del Pontefice Benedetto XIII, Papa Orsini, nella quale si concedeva all’Abate Mitrato di Controne, all’epoca il Cardinale Fabrizio De Capua, di amministrare, autonomamente dal Vescovo diocesano di Capaccio, la tonsura e gli ordini minori ai chierici. Uscendo dalla sagrestia, ci si immette sulla piazza Umberto I dov’è anche ubicato il Municipio, nel cui corridoio d’ingresso, sulla parete di destra, una nicchia che accoglie tre interessantissimi mascheroni di pietra. I primi due, in alto, facevano parte della Fontana dei Mascheroni; il terzo, in basso, apparteneva alla Fontana della Vecchia.

Prima di lasciare Controne, ascendendo sul Monte Alburno, verso est, in località Frasca, sorge la Grotta di Sant’Elia. Nella sua cavità, su un altare di modesta fattura, è situata la statua raffigurante il Santo su un carro di fuoco, al momento del suo rapimento in cielo. L’opera è filmata dal Capezzolo, maestro stuccatore, attivo nelle contrade alburnesi, tra la prima e la seconda del settecento




Fiere feste e sagre:

Festa in onore di S. Donato; 7 agosto.

Sagra del fagiolo; periodo invernale.

La sagra del fagiolo:

Fa emerge­re dal passato le antiche taverne e con esse i personaggi caratteristici dell'epoca (l'Abate ed il Barone) ed una gran varietà di tradizioni e specialità che coin­volgono i visitatori nel percorre­re le antiche vie Giudea, Pavone e dell'Osso.

Una serata di grande varietà e specialità culinarie all'insegna dell'allegria e cordialità.




Attività:

Paese dedito prevalentemente al­l'agricoltura praticata da sempre con metodi tradizionali, produce principalmente fagioli, olio, vino ed ortaggi.

La coltivazione del fagiolo viene effettuata ancora con le vecchie usanze ottenendo un prodotto la cui qualità è nota tra tutti i paesi circostanti.
 

   
 
 
 

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